Visita ai Cantieri Riva – 2023

L’Eccellenza di Sarnico

La visita ai Cantieri Riva ha avuto un grande successo inaspettato con ben 230 visitatori che hanno goduto delle meraviglie dei cantieri Riva.
Le visite guidate sono iniziate al mattino e concluse alla sera verso le 19:00, sono state organizzate al meglio dall’AVIS giovani e dallo staff dei Cantieri con ottimi risultati.

Parecchi dei visitatori sono ritornati allo stand AVIS a fare i complimenti per l’eccellente organizzazione, professionali nel far rivivere i cantieri Riva con tutta la loro bellezza come grande Brand conosciuto in tutto il mondo.

Il costo di soli 10 euro del biglietto come accordato dalla Zona 9 che ha patrocinato l’iniziativa con gli altri 10 euro.

In conclusione sono tutti super soddisfatti della bella esperienza ai cantieri Riva, dell’Avis di Sarnico e della Zona 9.

Se possibile ci ripeteremo l’anno prossimo o fra 2 anni.

 

Serafino Falconi

 

I Cantieri Riva: l'eccellenza di Sarnico

La storia di Riva comincia all’insegna di quel sapere fare, unico e inimitabile, che è ancora il segreto del suo primato di stile e bellezza. È il 1842 e sul Lago d’Iseo un giovane maestro d’ascia compie un vero miracolo, rimettendo in sesto gran parte delle barche dei pescatori distrutte da un improvviso e devastante fortunale e guadagnandosi così la fiducia dei sebini. Nasce così la leggenda di Riva e quella di un uomo, Pietro Riva, che, appena arrivato a Sarnico, diviene artefice del suo destino. Qui apre il cantiere dove vengono varate le prime creazioni firmate Riva che da subito spiccano per classe e personalità. Rapidamente Riva guadagna notorietà e considerazione; il cantiere prospera anche grazie alla direzione di Ernesto Riva che, succeduto al padre Pietro, introduce i motori a scoppio sulle proprie imbarcazioni. Comincia l’epoca dei grandi battelli per il trasporto di merci e passeggeri sul lago. Al termine della Grande Guerra è Serafino Riva che dà l’imprinting definitivo e trasforma i pregiati prodotti del cantiere in un vero e proprio marchio, consegnandolo alla storia: la produzione vira dal trasporto alla motonautica, all’epoca ancora agli albori. A cavallo degli anni ‘20 e ’30, Riva, con i suoi motoscafi da corsa, mette la firma su numerosi record e vittorie in gare nazionali e internazionali. Gli anni ‘50 sono quelli di Carlo Riva, che con passione e talento fa del marchio una delle stelle più luminose del firmamento nautico: le barche Riva seducono le celebrità dell’epoca ed entrano nella storia del design e del costume. Nel decennio della rivoluzione industriale italiana, dominata dal mito della velocità, l’Ingegnere intercetta il fenomeno dando vita a una serie di modelli in legno dal design inconfondibile. Dal 1956 inizia la collaborazione con il designer e architetto Giorgio Barilani. Nel novembre del 1962 nasce il mito: il suo nome è Aquarama, ed è subito un classico. Con le sue linee magiche e il suo fascino irresistibile, il motoscafo diventa il simbolo stesso di Riva, “la barca” per eccellenza, un marchio nel marchio. Corre l’anno 1969 quando un’altra pietra miliare segna la storia dei cantieri: inizia la produzione in vetroresina. Nascono i primi due modelli Riva in composito, il day cruiser Bahia Mar 20′ e il cabinato Sport Fisherman 25′. Fra gli anni ‘70 e ‘90 nascono, fra gli altri, il St. Tropez e il Superamerica, primo importante cabinato. Nonostante l’affermarsi della vetroresina, la produzione dei runabout di legno in Riva prosegue fino al 1996, anno in cui è costruito l’ultimo Aquarama Special, il numero 784. Nel settembre 1969, Carlo Riva, amareggiato dall’asprezza del clima sindacale, vende il cantiere alla statunitense Whittaker, mantenendo le cariche di Presidente e Direttore Generale, dalle quali si dimette nel luglio 1971. Le stesse cariche vengono assunte da Gino Gervasoni, suo partner sin dal 1950. Nel 1989, a un anno dall’acquisto del cento per cento delle azioni della società Riva da parte del gruppo inglese Vickers, Gino Gervasoni – che ha sposato la sorella di Carlo Riva – lascia il cantiere dopo 41 anni di attività. Termina così la presenza della famiglia Riva nel cantiere. Nel 1991 Riva presenta al Salone Nautico di Genova il 58′ Bahamas, la prima barca progettata da Mauro Micheli.