Giornata della vita 2023

"Vivere fino in fondo ciò che è umano" papa Francesco
Quasi quaranta gruppi domanica 5 febbraio 2023 presenti in chiesa a Sarnico
I rappresentanti dei gruppi che hanno aderito all'evento

A cura di Mario Dometti

Ritorna a Sarnico dopo lo stop covid, la “Giornata della vita”, una mattinata speciale nella quale le associazioni di Sarnico si ritrovano per un momento di condivisione all’interno della Messa, dove viene testimoniato e insegnato la spiritualità, dono di sé e la gratuità nell’amore, centro dell’operato delle associazioni di volontariato.

«AVIS Sarnico e Basso Sebino – ha detto il presidente Serafino Falconi – da sempre si è assunta l’onere e l’onore di organizzare l’importante momento di aggregazione che fa pensare a come ci sia un’Italia che ancora scommette sulla “forza della tenerezza”, che riesce a mobilitarsi nel segno della festa, della riflessione, della preghiera e che vuole, come dice papa Francesco: “Vivere fino in fondo ciò che è umano”. Quella vista domenica 5 febbraio nella chiesa parrocchiale di Sarnico è l’Italia di chi è solidale per la vita».

Una mattinata che ha visto riunite circa 40 associazioni di volontariato che operano nella cittadina, per nutrire il corpo la mente e lo spirito, per approfondire e conoscere altre modalità, o eventuali strade alternative per nutrirsi, educare, amare ed essere, come ha detto il celebrante, don Alex Cambianica nel corso dell’omelia rifacendosi al Vangelo «sale della terra e luce del mondo». Molto sentito il momento del “rinnovo del mandato”. I rappresentanti delle associazioni hanno acceso una candela dal cero pasquale simbolo della luce di Cristo guida della loro operosità.

«Avis Sarnico – conclude Falconi – dedica questa giornata ai volontari, espressione dei veri valori della vita. Ringrazio il Parroco don Vittorio Rota e il coadiutore don Alex per aver dato l’occasione di riunirci nella casa di Dio di cui tutti facciamo parte».

Un momento che ha fatto inoltre riflettere come, l’associazionismo sia in grado di far sbocciare cose belle e di far fiorire la vita: quella dei bambini indotti ad imbracciare un fucile e diventare soldati, la vita degli anziani esclusi dal focolare famigliare e lasciati nella solitudine degli ospizi, la vita quella dei migranti allontanati sui barconi o ai confini, la vita di chi viene sfruttato da gente senza scrupoli e la vita di non si vuole riconoscere il diritto a nascere e vivere.