Sospensioni e autoesclusione dalla donazione
Purtroppo non sempre si può donare il sangue. Esistono alcune condizioni per cui non è possibile donare (in alcuni casi per un periodo temporaneo, in altri casi in modo permanente). Questo è previsto dalla legge per la tutela stessa del Donatore di Sangue ma anche per tutelare chi riceverà il sangue donato.
Sospensioni dalla donazione
Di seguito i principali motivi di sospensiose dalla donazione:
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Infezioni Epatite B: riammissione rivalutabile dopo guarigione clinica ed esami
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Esami endoscopici (gastroscopia, colonoscopia, artroscopia): sospensione 4 mesi dall’esame
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Viaggi o soggiorni in zone a rischio di malattie tropicali: sospensione per 3-6-12 mesi (a seconda dei luoghi di soggiorno) dopo rientro da zone malariche (West Nile Virus)
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Ciclo mestruale: le donne non possono donare sangue durante il ciclo mestruale.
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Parto: le donne non possono donare sangue per sei mesi dopo il parto, e 1 mese dopo l’allattamento
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Tatuaggi, piercing, agopuntura, fori ai lobi: sospensione 4 mesi
Autoesclusione dalla donazione
Fermo restando i controlli effettuati su ciascuna unità prelevata e l’aiuto del medico trasfusionista, vincolato dal segreto professionale, a chiarire e valutare le specifiche situazioni, è doveroso autoescludersi per chi abbia nella storia personale:
- assunzione di droghe
- rapporti sessuali ad alto rischio di malattie infettive trasmissibili (ad es. rapporti occasionali, a pagamento, con persone sconosciute, promiscui)
- epatite o ittero
- malattie veneree
- positività per il test della sifilide (TPHA o VDRL)
- positività per il test AIDS (anti-HIV 1)
- positività per il test dell’epatite B (HBsAg)
- positività per il test dell’epatite C (anti-HCV)
- rapporti sessuali con persone nelle condizioni incluse nell’elenco
L’autoesclusione dalla donazione avviene senza dover dare spiegazioni a nessuno.