CASTAGNA IN FESTA
La sagra della solidarietà
A cura di Plinio Apollonio – Foto Vezzoli
Castagne in festa: tradizione, ironia e spirito di squadra
A cura di Plinio Apollonio
Anche quest’anno, dal 27 al 29 settembre, l’Avis Sarnico sarà tra le prime in Italia a portare in piazza la sua rinomata “Castagnata”, un’autentica celebrazione dell’autunno e dei suoi sapori, con le castagne a farla da padrone. Ma, ispirandoci al libro “L’uomo non sarà mai solo” di Mario Dometti, scritto in occasione del 60° anniversario di Avis Sarnico ed edito dalla Tipografia Sebina, vogliamo svelare in chiave ironica qualcuno dei tanti il dietro le quinte di questo evento enogastronomico, che non è solo un tripudio di bontà, ma anche un’impresa di solidarietà con tanto di retroscena… spesso sorprendenti!
Dietro il profumo delle caldarroste e i sorrisi dei volontari, si nasconde un’organizzazione che spesso sfida il calendario (e il meteo), con Serafino che decreta l’inizio dell’autunno… quando gli pare! E tra patatine fritte e vino novello, non mancano colpi di scena!
Per Serafino, l’instancabile presidente di Avis Sarnico, l’autunno comincia quando ancora la gente gira in pantaloncini e t-shirt. Così, è normale vedere qualcuno uscire dal gazebo Avis con una granita in una mano e un bicchiere di vin brûlé nell’altra. Strano, vero? Non per Serafino, che non si lascia influenzare dal calendario né dalle temperature estive. Spostare la data? Nemmeno a parlarne! Niente e nessuno riesce a fargli cambiare idea, tanto che, durante la pandemia, è riuscito a convincere persino il sindaco di Sarnico ad aprire la piazza per la Castagnata, nonostante avesse dichiarato in diretta su Bergamo TV che nessun evento sarebbe stato permesso. Come ci sia riuscito è un mistero, ma probabilmente è stato grazie al suo insistente “lavoro di persuasione”.
La Castagnata inizia sempre con un via vai di volontari già dal giovedì pomeriggio, subito dopo lo smontaggio del mercato. Serafino, insieme a una squadra di operai, inizia il montaggio dei banconi e dei gazebi in Piazza XX Settembre. C’è sempre qualche capriccio tra i volontari su chi deve fare cosa, ma Giuliana, con intelligenza, tiene tutto sotto controllo. Ognuno si adatta: è proprio questo spirito di adattamento che fa la forza del gruppo, come diceva un anonimo del ‘900: “Se non riesci a uscire da un tunnel… arredalo”.
“Castagna in festa”, così cpme la “Sagra del Pesce Fritto”, celebra la tradizione culinaria locale: dolci e nutrienti le castagne, fragrante e gustoso il pesce fritto. Ma attenzione! Se a tutto questo si aggiungono polenta, sardine, salamelle e un contorno di patatine fritte, la dieta è destinata a saltare. In una serata così, la fame viene placata in modo decisamente goloso.
Nella Castagnata del 2015, quando si superarono i tredici quintali di castagne, preparati da forzuti volontari sotto la supervisione di Serafino. Nonostante qualche scettico suggerisse che le castagne fossero surgelate, alla seconda serata i sacchi di marroni iniziavano già a scarseggiare. Serafino, mai da meno, riuscì a trovare altri due quintali a Pisogne. Come ci fossero finiti lì, lo sa solo lui!
Se questi eventi sono un successo, è grazie all’impegno di Serafino, Giuliana e di tutti i volontari che si dedicano con passione. Queste manifestazioni non solo aiutano le finanze associative, ma dimostrano che lavorare insieme per una causa comune è possibile e gratificante. Il volontariato, come ho imparato in AVIS, non è solo beneficenza, ma vera condivisione e spirito di sacrificio. È un valore che si costruisce giorno dopo giorno, con l’obiettivo di migliorare il mondo intorno a noi.
E durante queste sagre, ogni storia, ogni gesto di generosità è una pennellata in un quadro che racconta il vero senso di appartenenza e solidarietà.