Sarnico
«Donare è rivelare che non si è mai soli e voi date un senso alla regola d’oro, insegnata da Gesù “Tutte le cose che voi volete che gli uomini vi facciano, fatele anche voi”». In queste parole, del parroco di Sarnico don Vittorio Rota inserite nel suo discorso di saluto all’assemblea annuale, c’è tutto il significato di dono che da sempre di AVIS Sarnico e Basso Sebino porta avanti: Un’assemblea, quella di domenica scorsa, dove i termini “giovani” e “scuola”, sono stati i più pronunciati ed è proprio grazie soprattutto a queste realtà che l’associazione guidata da Serafino Falconi ha raggiunto gli eccellenti risultati riferiti nella sua relazione: aumento sia donazioni 1167, (+ 6% rispetto al 2017) che di donatori (845 +35 unità) con una percentuale di quasi il 40% di under 35. «Nuove idee fanno nascere nuovi programmi – ha detto Falconi – e chi meglio dei giovani può cambiare il modo di pensare e agire rispetto a come si fa oggi? Promuovere nelle nuove generazioni la cultura della donazione con interventi nella scuola, è la strada che il sodalizio ha da anni intrapreso. Il Direttore Sanitario Dott. Giovanni Paris e i giovani, guidati, nel progetto “Rosso Sorriso”, da mia moglie Giuliana Minuscoli, hanno dato un contributo sostanziale alla formazione della coscienza civica. Lo stesso dott. Paris ha poi sottolineato, nella sua applaudita relazione, come il donatore si faccia in tre. Con la lavorazione del suo sangue, infatti, si ottengono: globuli rossi, plasma e piastrine. Pertanto tre persone vengono aiutate con questo gesto disinteressato.
L’Assemblea ha quindi approvato all’unanimità anche la relazione del tesoriere Artemiso Belussi e dei revisori dei conti. E’ stato approvato infine lo Statuto modificato in base alle direttive della riforma del Terzo Settore.
Presenti all’Assemblea il presidente Regionale di AVIS Oscar Bianchi con il quale si è parlato anche di una futura Plasmaferesi, i sindaci della zona salutati dal primo cittadino di Sarnico Giorgio Bertazzoli e dal presidente dei Sindaci Alberto Maffi che hanno ringraziato AVIS per il servizio a favore di chi soffre. Tra i momenti significativi c’è stata la consegna della medaglia d’oro a Luigi Vezzoli di Castelli Calepio che, vicino al traguardo delle 50 donazioni, ha dovuto fermarsi per limiti d’età. AVIS ha voluto conferirgli l’onorificenza anche per la serietà, la professionalità e l’impegno come fotografo ufficiale del sodalizio.