Sagra del pesce fritto 2017

Il meglio di quanto la nostra gente sappia fare nel volontariato
UNA GRANDE FAMIGLIA DI VOLONTARI A FAVORE DEL DONO
I nostri grandi friggitori

A cura di Plinio Apollonio

Bello lo spettacolo offerto da Piazza XX settembre il 23, 24 e 25 giugno. Chi vi è arrivato è stato accolto dai numerosi gazebo dell’Avis e da più di cinquanta volontari indaffarati a preparare pesce fritto, salsicce, patatine, sardine del lago e polenta. Dopo aver offerto la degustazione dei sapori tradizionali del nostro lago, per finire c’era la torta “Donizetti”.

Sostenitori e donatori, a cominciare dalla dirigenza, si sono prodigati a realizzare al meglio la manifestazione che ogni anno l’Avis promuove per realizzare la sua missione: diffondere la cultura della donazione di sangue per salvare vite umane.

Il presidente Serafino, regista e tuttofare con la moglie Giuliana e la suocera Anna; il vice presidente vicario Paris Nicola, addetto alla friggitrice coi consiglieri Mario Dometti  presente con moglie, figlia Benedetta e nipotine; al servizio avventori Natalie Danesi , presidente del gruppo giovani, con la mamma Rosamarie; Polini Pierluigi e l’inseparabile moglie Paola con le ragazze del gruppo giovani Mara, Annalisa e Jennifer; il prezioso Freti Ernesto e Daniele Pauzzi  a mescere birra; il presidente Collegio Revisori dei conti Cesare Preti, intento a scongelare il pesce o paninaro secondo il bisogno, con l’aiuto di Mauro e mamma Anita; il direttore sanitario Giovanni Paris con Plinio Apollonio, a divulgare la conoscenza dell’ Avis.

C’erano poi gli immancabili: Gianni Tallarini che ha iniziato 40 anni fa con Serafino e non intende smettere con la griglia; la sorella Giulia a coordinare la distribuzione di sardine, polenta e formaggi; l’alpino calabrese Pasquale; l’idraulico storico anche per l’Avis Claudio Gervasoni; lo specialista della polenta Salem; Mario Alberti che non è donatore ma ha un feeling grande con l’avis; Giacomo, degno rappresentante dell’Avis di Foresto Sparso; il giovane grande donatore Cristian coi figli Alberto e Martina; Angelo Archetti di Clusane, affezionato a Sarnico; Silvano in compagnia della moglie Wilma; il silenzioso Amadio e Livio che ha coinvolto il figlio e con Enrica e figlia sempre presenti alle pulizie dei tavoli; Mauro Dossi un altro taciturno addetto allo scongelamento; Giuseppe detto Mario o Mario detto Giuseppe; Anna Dossi e la sorella Alda con la figlia Carlotta; Giovanna col marito Giusy e il figlio Daniel; Luigi Casati alpino, da donatore a collaboratore; Agata sempre sorridente; alla cassa gentili e precisi Bianca, Luca, Benedetta e Veronica. Al gioco dei fiori da oltre 20 anni i sempreverdi Vittorio, con la moglie Maria Grazia e il figlio Dario, accompagnato da amici del figlio. I nuovi arrivati: il figlio Mauro di Tallarini Livio, Claudio Scattini e Daniel. E non sono citati tutti; l’impegno è di ricordarli l’anno prossimo. Ci scusiamo per chi non è stato menzionato, non è stata una dimenticanza ma perché siamo fortunatamente in tanti e (ci vogliamo tanto bene).

Si rileva favorevolmente la presenza di più componenti di una stessa famiglia, fedeli amici dell’Avis.
Un bel colpo d’occhio questo folto gruppo affiatato, in maglietta bianca, che rappresenta il meglio di quanto la nostra gente sappia fare nel volontariato.

L’Eco di Bergamo ha dato risalto alla manifestazione, pubblicando nell’edizione di venerdì 23 l’ampio servizio di Mario Dometti (inserito integralmente nella sezione “rassegna stampa” di questo sito Internet). Riportiamo l’intervista al presidente Serafino Falconi:

“Il successo di questa tre giorni, è confermato non solo dalla presenza dei moltissimi turisti, molti dei quali portati dal “Trenoblù”, il treno d’epoca a vapore che partirà da Monza, Carnate e Bergamo, ma anche da quella di sarnicesi e cittadini dei paesi vicini che, proprio per la prelibatezza e la genuinità dei prodotti che utilizziamo, non fanno mai mancare la loro presenza. I nostri volontari, ai quali va il mio grazie per l’impegno profuso, friggeranno per gli ospiti qualche quintale di lucenti “oe”, le squisite alborelle tipiche del lago. Anche se non pescate nel Sebino (qui la loro cattura è vietata per porre rimedio al notevole decremento della popolazione di questa specie), ma provenienti da altri laghi, saranno altrettanto buone e saporite. Arrivano, invece, da Monte Isola e dal nostro lago le gustosissime sardine. Le serviremo accompagnate da fumante polenta cotta nei grandissimi paioli al momento. E poi non rinunceremo alle salamelle nostrane fatte abbrustolire sulla graticola da esperti del barbecue. La tradizione gastronomica locale sarà rappresentata anche dallo stracchino del Monte Bronzone e dal gorgonzola, serviti ancora con polenta e fragranti patatine fritte. E ai golosi niente di meglio che una fetta di torta “Donizetti”, un dolce tipico di Bergamo dedicato al famoso musicista”.

La sagra ha avuto inizio venerdì alle 18,30 con la benedizione impartita da don Loris Fumagalli e in serata il saluto del sindaco di Sarnico Prof. Giorgio Bertazzoli e la visita dell’ex presidente Vittorio Marconi che si stà ristabilendo: uno che alla donazione di sangue ci crede sempre e desiderava incontrare i suoi ragazzi.

L’afflusso è stato notevole, con successo di pubblico, che non mancherà di dare i suoi frutti, nonostante l’abbondante temporale che si è abbattuto sabato notte e dal pomeriggio di domenica.

Complimenti a tutti questi benemeriti volontari, che ancora una volta hanno allestito e gestito una bella sagra in nome di un grande valore “La Solidarietà” per non essere indifferenti in un mondo che corre troppo.

Grazie di cuore
Il Presidente
Serafino Falc

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